L’attività iniziale – dal 1977 al 1993
Nato dall’iniziativa di Banana Joker, Emisfero Boreale si è formato nel 1978 all’interno del “Collettivo di Iniziativa Musicale” di Milano, progetto di aggregazione musicale e culturale attivo già dal 1977 e nel quale gravitavano altri due gruppi musicali tra cui il gruppo “Divieto di Sosta Expedition” di cui lo stesso Banana Joker faceva parte.
Emisfero Boreale annoverava nella primissima formazione Banana Joker (chitarra acustica 12 corde e chitarra ritmica), Paolo de Simone (chitarra elettrica), Maurizio “Icio” Petrossi (chitarra elettrica, basso e batteria) e saltuariamente Diego Pasini (batteria).
Pochi mesi dopo la nascita, il gruppo aggregava altri due componenti del Collettivo di Iniziativa Musicale con l’ingresso di Alberto “Pepè” Petrossi (chitarra basso) e Mattia Giorgietti (chitarra elettrica) che insieme a Banana Joker avrebbero formato il nucleo del gruppo fino allo scioglimento avvenuto nel 1993.
Tra il 1978 e il 1981, intorno alla formazione base costituita da Banana Joker (chitarre acustiche 12 corde, chitarra elettrica e tastiere), Mattia Giorgietti (chitarra elettrica, tastiere, chitarra synth Roland GR500) e Alberto “Pepè” Petrossi (basso elettrico), si alterneranno nel primo periodo diverse formazioni comprendenti: Marco Olgiati (percussioni e batteria), Maurizio Donà (batteria), Fatima Ahmed (voce), Pippo Asta (flauto e sax), Stefano Castoldi (batteria) e Maurizio “Icio” Petrossi (chitarra elettrica).
Il concerto di esordio si svolse, nell’era del sei politico, in una affollatissima aula magna dell’IPS “Cesare Correnti”, la band si esibì proponendo sonorità acustiche ed elettroniche ed includendo “sperimentazioni” quale ad esempio un’edizione “elettronica” di un ipotetico TG2 del futuro.
Emisfero Boreale successivamente partecipava con esibizioni soprattutto in alcuni festival popolari o nelle aula magna di istituti annoverando spesso la partecipazione di Chus Fernandez (basso elettrico), bassista spagnolo con all’attivo già alcune esperienze discografiche nell’area jazz e rock progressive e Diego Pasini (batteria).
Contemporaneamente il gruppo iniziava le prime esperienze in sala d’incisione avvalendosi della consulenza musicale e della chitarra elettrica di William Marino, chitarrista ed esperto di musica elettronica che si era già affermato attraverso molte partecipazioni in varie produzioni discografiche italiane.
Il Rock Canterbury made in Italy
Nel 1981 Emisfero Boreale propone una nuova formazione con l’ingresso di Enrico Ferraresi (batteria) e Nicola Calgari (sax) per completare il proprio progetto musicale ispirato a gruppi quali Gong, Hatfield and the North, Caravan e National Health e con l’intento di attuare una versione italiana del Rock Canterbury.
Con questo cambiamento Emisfero Boreale iniziò a proporre un sound rinnovato ed un progetto particolare, ma allo stesso tempo in parte slegato dalla musica rock progressive italiana del periodo.
Il concerto di presentazione si svolse all’Odissea 2001 (noto locale milanese dell’epoca) con un buon riscontro di critica.
Ne derivò anche un bootleg su compact cassette, quasi interamente suonato in diretta, dal titolo “Nuova Civiltà Anno Zero” (1981) e nel quale figuravano, nei due unici brani registrati in studio, tra cui il cavallo da battaglia dei concerti dal vivo “Pulsazioni”, anche Marco Scacchetti (batteria) e Cesco La Macchia (tastiere).
Molto di questo materiale sarà poi ripreso nel CD “Belfast” autoprodotto nel 2002.
Verso la metà del 1982, con l’ingresso stabile di Piero Pallotta e con le collaborazioni di Chus Fernandez (basso elettrico e percussioni) e l’amichevole e occasionale partecipazione di Mario Arcari (oboe, flauto e sax), Emisfero Boreale cominciò a lavorare in studio registrando il brano “Belfast” per la realizzazione di un disco ufficiale (che sarà poi invece pubblicato come bootleg e poi in CD autoprodotto).
Il cambiamento e gli ultimi anni
Il progetto subì diversi ritardi e, sempre nel 1982, con l’ingresso di Claudio Parente (voce), momentaneamente in Italia di rientro dall’Australia, l’indirizzo musicale si modificò aggiungendo sonorità maggiormente elettroniche ed introducendo brani cantati di tendenza pop rock.
Fu quindi realizzato un secondo bootleg, “Rumours from the sky”, poi ripubblicato nel 2002 con un CD autoprodotto, ed il successivo abbandono dei concerti nei festival popolari a favore dell’attività televisiva in emittenti locali tra cui “Telecity” e “Antenna Tre” (vai all’archivio storico) e la presenza in varie trasmissioni condotte da Teo Teocoli, Giorgio Faletti e i “Gatti di Vicolo Miracoli” tra le quali “Dire Fare Baciare”.
Questa attività continuò fino alla fine del 1986.
Le successive realizzazioni di Emisfero Boreale diventarono essenzialmente produzioni elettroniche in studio quali ad esempio “Future is Bright” realizzata con William Marino e Claudio Parente a Melbourne, in Australia, diventata poi demo-song degli strumenti Yamaha (DX7 e QX3) al SIM del 1989 e che sono di fatto anticipazioni di quella che sarà poi l’attività solista di Banana Joker.
Gli ultimi anni del gruppo si concentrarono nell’attività in studio e registrarono un rapido e progressivo abbandono della presenza dal vivo. Sono anni nei quali si affermarono la musica dance e nuovi generi musicali quale ad esempio il punk. Nel contempo calava l’interesse per la musica prog a favore di atmosfere più pop e sonorità elettroniche. Il successivo spegnersi di eventi quali i festival popolari determinarono, non solo per Emisfero Boreale, ma anche per altri artisti, molte difficoltà nel mantenere viva la propria proposta musicale.
Nel 1993, dopo quindici anni di attività, la band si sciolse e il solo Banana Joker intraprese in Australia, con la Clap Records di Claudio Parente, una propria attività solista e di compositore che già in parte era nata attraverso le ultime produzioni del gruppo.
Il primo progetto di rinascita poi abbandonato
Nel 2001, dopo circa 8 anni dallo scioglimento, Banana Joker, Alberto “Pepè” Petrossi e Piero Pallotta si sono occupati del recupero del materiale musicale e della produzione e realizzazione di 2 CD di Emisfero Boreale che raccolgono l’attività in studio e dal vivo della band avvenuta tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80.
Nello stesso periodo è stata vagliata la possibilità di ricostituire la band e di realizzare un nuovo CD ma non è stato possibile riunire il gruppo originale a causa dei vari e diversi impegni dei componenti. Nel frattempo sia Piero Pallotta (nel CD “Eleven Eleven”), sia Alberto “Pepè” Petrossi (nel CD “Beyond the Silence”) hanno collaborato con Banana Joker suonando nei suoi CD da solista.
I CD sono intitolati rispettivamente “Belfast” e “Rumours from the sky” e vi figurano collaborazioni di importanti musicisti e amici quali Enrico Ferraresi, Mario Arcari, Nicola Calgari, Chus Fernandez, Claudio Parente e William Marino. I CD sono stati autoprodotti e pubblicati a Luglio 2002.
Rimanere nell’underground milanese
Emisfero Boreale, insieme a molte band milanesi tra cui ci piace ricordare anche “Civiltà Mediterranea” e “Quintet”, ha rappresentato per alcuni anni una delle più costanti espressioni della musicalità giovanile milanese tra fine anni ’70 e fine anni ’80. Il genere musicale era prevalentemente strumentale e la presenza di brani cantati è stata solo episodica almeno fino all’arrivo di Claudio Parente nel 1982.
Nonostante qualche timida ma concreta proposta discografica il gruppo si è sempre collocato nell’ambito underground evitando spesso evoluzioni verso scenari di maggiore visibilità, ciò almeno fino al 1983, anno dal quale il gruppo ha iniziato ad avere alcune apparizioni televisive.
L’idea era quella di “suonare” prevalentemente in ambiti di festival popolari e giovanili e di far parte del sottobosco artistico, musicale e culturale milanese cercando di proporre il proprio progetto musicale senza interferenze, in piena autonomia e con poca propensione a compromessi anche relativamente ai contesti nei quali esibirsi.
La consapevolezza di non poter aggiungere nulla di rilevante rispetto all’ampia proposta musicale dell’epoca, unitamente ad una mancata evoluzione e maturazione artistica, solo in parte voluta, ha portato il gruppo a rimanere nell’ambito underground giovanile fino allo scioglimento del 1993.
Emisfero Boreale & Friends 2022
In una imprecisata serata del 2019 a Zaragoza, dopo 26 anni dallo scioglimento ufficiale del gruppo Chus Fernandez, Alberto “Pepè” Petrossi e Banana Joker hanno sviluppato l’idea di ricreare momentaneamente Emisfero Boreale e di realizzare un album ufficiale: “Pulsazioni”.
Le registrazioni sono cominciate a Zaragoza nel dicembre 2019 coinvolgendo da subito il chitarrista Chiche Sosa e il percussionista Teodoro Romero Escudero.
Sono stati ripresi alcuni vecchi brani del repertorio storico della band tra cui: “Pulsazioni”, “La rottura della sfera di cristallo”, “Nuova Civiltà Anno Zero”, “Arkonis” ed “Emisfero Boreale”.
Poi c’è stata l’epidemia Covid-19 e quello che era il progetto iniziale ha dovuto subire molti cambiamenti.
Banana Joker rientrato da Cuba pochissimi giorni prima del giorno di inizio del lockdown, ha subito scritto il brano “Lockdown” al quale ha poi aggiunto nelle settimane successive il brano “Hasta la vista amigos”.
I vecchi amici: Nicola Calgari, Enrico Ferraresi, William Marino e Amerio Pace hanno aderito con entusiasmo alla realizzazione di “Pulsazioni”. Maurizio Giannotti (New Mastering Studio) ha successivamente dato senza problemi la sua disponibilità per la fase finale dei missaggi e della masterizzazione dell’album.
Così, in maniera semplice e spontanea, è nata la reunion di Emisfero Boreale e la realizzazione dell’album “Pulsazioni”.